venerdì 2 marzo 2018

Il mondo si rialza col sorriso di un bambino

Oggi scrivo questo post in toni un po’ più seri del solito. Questo perché serio è il tema di cui ho deciso di parlarvi. Come ben sapete, sono molto interessata alla criminologia, seguo qualsiasi trasmissione, qualsiasi pagina social che tratti l’argomento in questione. Tra questi c’è il mio solito appuntamento del venerdì su rete 4 con Quarto Grado condotto da Gianluigi Nuzzi, un programma che ripercorre i fatti di cronaca nera mai risolti e che hanno scombussolato il nostro paese. Tra i vari giornalisti ce n’è uno che mi è sempre arrivato di più degli altri, che si è sempre distinto per la sua delicatezza e la sua professionalità: Simone Toscano. Anche per me era uno sconosciuto, come per tanti di voi credo, fin quando ho iniziato a leggere i suoi libri, prima il Creasogni e poi proprio ieri ho terminato quello che credo sia il suo capolavoro, Nel nome di Lorys.


Lorys è il bambino di 8 anni, di Santa Croce Camerina ucciso barbaramente tre anni fa. Simone nel suo libro ripercorre tutta la vicenda, portando alla luce, attraverso la testimonianza del papà di Lorys, particolari che in televisione ci appaiono sbrigativi e di poco conto.


Scrivo questo post non per narrarvi il libro, credo che le mie parole sminuirebbero quanto di meraviglioso ha creato Simone. Scrivo questo post perchè ultimamente sempre più bambini compaiono sulle pagine di giornali, vite così piccole spezzate per un motivo o per l’altro. C’è una frase nel libro che mi ha colpito “a 8 anni non puoi aver fatto qualcosa di male: qualsiasi cosa tu abbia fatto, detto o visto, non puoi essere colpevole. Non puoi”. Come il papà di Lorys anche io penso lo stesso. I bambini sono quanto di più bello ci sia al mondo, è grazie a loro se anche noi adulti riusciamo a prendere la vita con più leggerezza, è grazie alla loro innocenza se ci arrabbiamo un po’ meno e sorridiamo un po’ di più. Simone ha dato voce a Lorys, a quel bambino che non ha più voce. Lo ha fatto con delicatezza, tratto che l’ha sempre contraddistinto, l’ha fatto rispettando i tempi di ogni protagonista di questa brutta storia. In queste vicende ci si entra in punta di piedi, non colpevolizzando nessuno, ma ascoltando tutti. I bambini vanno rispettati e quando succede tutto questo, mi viene da pensare che vadano anche imitati. Non farebbero del male a nessuno e nessuno dovrebbe fare loro del male. Che abitino in Italia, in Siria o in qualunque altro paese, i bambini rappresentano il colore più vivace dell’arcobaleno, il sole più caldo, il luogo più sicuro in cui rifugiarsi.


Terminato il libro ho provato un senso di vuoto, di smarrimento. Giunta all’ultima parola ho capito che quel libro mi sarebbe mancato, continuavo a sfogliarlo timorosa di essermi persa qualche frammento. In realtà era realmente terminato, divorato in 5 giorni. Per gli appassionati di cronaca come me sono sicura che non potete farvelo scappare. Per chi, invece, non ama particolarmente il genere, vi consiglio di acquistarlo ugualmente per un semplice motivo: se siete mamme, papà, sorelle, fratelli ecc., leggendo il libro di Simone non potete non sentirvi almeno un po’ toccati dalla vicenda, così lontana da noi, ma in realtà così vicina. Attraverso le sue parole non potete non amare Lorys, e non potete non comprendere il dolore di un padre che ha perso per sempre una parte della sua vita. Fatelo per voi, ma soprattutto per Lorys, che nel suo silenzio ha lasciato tanto ad ognuno di Noi. Così come conclude il libro Simone.


Dopo averlo letto scrivetemi, sarò molto felice di scambiare con voi idee e pareri. A presto. 😘

N.


P.S. Il libro sta terminando un po’ ovunque, nonostante continui ad essere ristampato e messo in commercio. Se avete problemi nel trovarlo scrivete pure a Simone. Lo trovate in instagram come @ungiornalistanellarete, oppure in Facebook con la pagina “Simone Toscano”.